di Giorgio Luciano Pani

Folate di scirocco soffocante,

Profumo di limone e d’elicriso,

Nel sole che rifulge scintillante

S’illumina lo sguardo ed il sorriso.

Tu brilli di candore immacolato,

Splendente tra le cale ed il granito,

T’adorna l’asfodelo profumato, 

Avvolta di silenzi e d’infinito.

Tu streghi coi tramonti fiammeggianti 

Dal monte che digrada in stagni e mari

Tra fertili pianure verdeggianti.

Sferzata dalla furia del maestrale,

Tra querce ed olivastri secolari,

Sei colma di bellezza primordiale.