Come noto l’Amministrazione comunale, dopo anni di assoluta inerzia delle precedenti, ha assunto, come atto concreto di amministrazione, il progetto per un piano particolareggiato di recupero del Centro Storico della Città, riqualificandone i beni e l’assetto, con l’obiettivo di ripopolare il centro storico, che si stima abbia perso nel tempo 5000 abitanti, ridottisi ormai a circa 3000 scarsi.

Per favorire il reinsediamento sono state ipotizzate facilitazioni riguardanti:

a – una mitigazione degli oneri di concessione;

b – una mitigazione fiscale sulla proprietà.

È su questi due punti che intendo soffermarmi per portare un contributo ad una più incisiva progettualità dello sviluppo della città.

Considero le facilitazioni previste dall’Amministrazione utili, ma del tutto insufficienti al raggiungimento dell’obiettivo del ripopolamento.

L’attività amministrativa andrebbe completata, integrandola con un progetto significativo in grado di attivare (dati i difficili tempi ) un effettivo interesse dei proprietari alle attività di recupero e ristrutturazione degli immobili, che, a mio avviso, dovrebbe articolarsi:

1 – nell’attivazione da parte dell’Amministrazione di un progetto a valere sulla Programmazione 2014-2020 ( coerente con l’obiettivo tematico 6 ” Tutelare l’ambiente e promuovere l’uso efficiente delle risorse” della macropriorità Crescita Sostenibile del DSU – Documento Strategico Unitario regionale 2014-2020 ); finalizzato ad intercettare risorse finanziarie pluriennali, destinate alla copertura degli interessi passivi nell’ambito della costituzione di mutui a tasso zero – per i privati proprietari – per il recupero e ristrutturazione degli immobili ed erogabile attraverso convenzione-tipo con le banche disponibili.

Questa ipotesi di facilitare il recupero del Centro Storico da parte dei privati-proprietari, attraverso l’intervento agevolativo comunale, quale concorso in conto interessi sui mutui concessi, al fine di rispondere a requisiti di efficienza tecnica e minimizzare i costi comunali di gestione, dovrebbe essere informata ai seguenti criteri:

° convenzione con le banche, in cui venga tra l’altro stabilità la priorità di intervento e l’iter, nonché i vari aspetti gestionali;

° l’ammissibilità potenziale del fabbricato da ristrutturare al concorso interessi ( in quanto rientrante nel perimetro del Centro Storico interessato dal progetto di riqualificazione ), potrà essere apposta dal Comune al momento del rilascio del nulla osta alla ristrutturazione; condizionato, ovviamente, ai requisiti di concessione bancaria e, quindi, al fatto che la banca convenzionata conceda il mutuo al privato-proprietario;

° la corresponsione alla banca del concorso interessi, avverrà in forma attualizzata, così da chiudere l’intervento del Comune una sola volta, azzerando in tal modo gli oneri interni che si dovrebbero sostenere se l’intervento di concorso interessi venisse articolato e seguito per ogni scadenza rata.

Una valutazione dell’impatto economico, teorico essendo attualmente i tassi dei mutui più bassi di quelli – ancorchè reali – ipotizzati, ma indicativo, sui volumi di finanziamento complessivamente attivabili annualmente, è visualizzato nello schema che segue, basato ipotizzando il seguente scenario:

  • Somme comunali intercettate 300000,00;
  • Durata del mutuo alternativamente 10 anni o 15 anni;
  • Importo del mutuo alternativamente 30000,00 euro o 50000,00 euro;
  • Tasso fisso a 10 anni 5,70%;
  • Tasso fisso a 15 anni 5,90%

IMPORTO

MUTUO

 

[ € ]

Durata Mutui [anni]

10

15

Copertura % interessi

100

50

100

50

Volume dei finanziamenti [€ ]

30.000,00

Coefficiente

n. mutui

951.000,00

1.905.000,00

588.000,00

1.176.000,00

3,1

 

6,3

 

1,9

 

3,9

 

 

31

 

63

 

19

 

39

50.000,00

Coefficiente

n. mutui

 

950.000,00

1.905.000,00

585.000,00

1.175.000,00

3,1

 

6,3

 

1,9

 

3,9

 

 

19

 

38

 

12

 

24

 

2- L’Amministrazione dovrebbe peraltro auspicabilmenrte realizzare il progetto aprendo il partenariato agli Ordini professionali degli Ingegneri e Geometri e alle Associazioni delle Imprese Edili, finalizzato a realizzare anche:

° mitigazione dei corrispettivi di progettazione dei professionisti ( Ingegneri e Geometri ) richiesti ai privati-proprietari;

° mitigazione dei corrispettivi delle Imprese edili richiesti ai privati-proprietari.

Il quadro delle facilitazioni vede pertanto:

1 – le mitigazioni inerenti gli oneri di concessione e sulla proprietà;

2 – il concorso interessi sul mutuo, che diventa a tasso zero ( se coperto al 100% );

3 – le mitigazioni di progettazione e di realizzazione.

Questo progetto, che costituisce la controfaccia operativa al Piano particolareggiato di recupero del Centro Storico, si caratterizza anche per un notevole impatto di sviluppo economico, in virtù dei volumi finanziari che è in grado di mettere in moto. È innovativo e suscettibile, per l’Amministrazione che vorrà adottarlo, anche di un significativo ritorno elettorale per il profilo di alta amministrazione che lo caratterizza.

Esemplifica altresì, a mio avviso, come nei progetti, anche della P.A., l’individuazione degli strumenti devono essere sempre adeguati all’obiettivo da raggiungere, per evitare il rischio concreto che essi restino zoppi o incompleti.

Gianni Pernarella