Ritengo che il progetto “Oristano Est” sia un valido strumento di riqualificazione dal punto di vista urbanistico e da quello di appropriato stimolo e sostegno finanziario, e non solo, per quelle micro imprese che decidono di insediarsi nel perimetro territoriale interessato. Dunque uno strumento che se utilizzato in modo appropriato può dare la spinta necessaria per l’avvio di uno sviluppo economico e sociale tanto agognato.

Noi come cittadini, in questa fase dobbiamo vigilare perché non vengano ripetuti alcuni errori che hanno reso vani nel recente passato, l’assegnazione di importanti risorse economiche che a distanza di tempo o non sono state ancora impegnate o peggio sono state impegnate per la realizzazione di opere pubbliche mai entrate in esercizio. (Porto Turistico, assegnazione zona sportiva e spazio mercatale di Torangius).

Per esercitare questo controllo abbiamo bisogno di una informazione puntuale e trasparente, dobbiamo pretendere che le amministrazioni mettano in atto, attraverso l’utilizzo di strumenti concreti, quanto dichiarano nelle linee programmatiche, in un rapporto continuo, costante e trasparente con i cittadini.

Ovviamente non mi aspetto che l’amministrazione sia impegnata continuamente in un rapporto diretto con gli amministrati, che sarebbe praticamente impossibile nella economia della gestione del tempo. Mi aspetto invece che utilizzando al meglio uno degli attuali mezzi di comunicazione ,quale il portale informativo del comune, ne attivi una funzione che informi puntualmente circa lo stato di avanzamento delle opere pubblica finanziate. In modo molto schematico e sintetico dovrebbero essere riportate le date significative delle fasi di ciascun progetto, riportando in un appositi campi le opportune informazioni, cioè tracciare il progetto dalla fase iniziale del finanziamento, proseguendo con progetto esecutivo, appalto, avanzamento lavori, fino al collaudo e la consegna dell’opera pubblica.

Questo ritengo sia uno dei modi con il quale l’amministrazione può passare dalle parole ai fatti, aprire una grande vetrina trasparente nei confronti di chi vuole sapere, conoscere. Un modo Democratico di dire le stesse cose a tutti contemporaneamente, dando la possibilità di capire i tempi di realizzazione delle opere, dichiarando in questo modo schematico e sintetico ” Chi fa che cosa e in quali tempi “. Nella esecuzione di una opera pubblica i protagonisti sono tanti e non tutti risiedono nella amministrazione comunale, in questo modo si rivelato anche i tempi di risposta degli enti terzi, ad ogni attore vengono attribuite le responsabilità proprie.

Due parole infine sulla finalità e gestione delle opere pubbliche, questi sono aspetti che devono essere chiari fin dall’inizio. Non si può perseguire la logica che “I soldi vanno spesi” io dico che ” i soldi vanno spesi bene”, non possiamo acettare che l’unico beneficio possa essere quello economico temporaneo della fase di realizzazione dell’opera, questa deve rispondere a dei bisogni precisi, economicamente compatibile con la comunità che dovrà gestirla.

Valerio Spanu

Ha conseguito il diploma di Perito tecnico Industriale presso l’istituto “Dionigi Scano” di Cagliari. Nella SIP, in qualità di responsabile si è occupato della gestione di risorse umane ed economiche in unità organizzative complesse.

Leader nei gruppi di Miglioramento” ed ha insegnato “Reti Urbane e Interurbane” nei corsi di formazione aziendale. Dalla prima metà degli anni ’90 si è occupato di reti in fibra ottica. Cessato il rapporto con Telecom Italia. Ho proseguito la mia attività come consulente per lo sviluppo di reti a Banda Ultra Larga.