Una recente analisi della CGIA di Mestre, sulla base dei dati Istat ( Ufficio Studi CGIA di Mestre News dell’ 1/7/2017 ), evidenzia come per cittadini ed imprese la possibilità di accedere ai servizi comunali, e più in generale pubblici, per via telematica, vede l’Italia, tra i 28 paesi UE, posizionata nella parte bassa al 21° posto.

Nel confronto 2017/2014 è peraltro scesa di ben 6 posizioni.

Nell’ambito del contesto italiano la Sardegna a sua volta non brilla, occupando la sesta posizione ( L’Unione Sarda del 2/7/2017 che evidenzia: Informazione sui servizi 93,4% – Italia 93,7%; Disponibilità modulistica 89,1% – Italia 85,3%; Possibilità inoltro modulistica 61,9% – Italia 58,7%; Possibilità di avviare e concludere l’iter 37,4% – Italia 33,9% ).

Citando la stessa indagine Antonio Ladu si è intrattenuto nel sito con l’articolo “Lo sviluppo passa attraverso la qualità della Pubblica Amministrazione”.

Sul tema dell’automazione dell’Amministrazione comunale di Oristano anche io mi sono già intrattenuto sul sito con l’articolo specifico ” Governance e Partecipazione: la Piattaforma Web a base del Sistema Informativo comunale”.

Ritengo tuttavia utile tornare sull’argomento per approfondire alcuni aspetti, funzionali a dimostrare quale sia il vero punto di attacco per un effettivo miglioramento dell’efficienza gestionale dell’Amministrazione e dell’efficacia nell’offerta dei servizi.

Partiamo da un esempio concreto:

fase 1 – il cittadino inoltra una richiesta on-line;

fase 2 – l’Amministrazione la riceve e la lavora manualmente ( o con parziale supporto automatico ) e rende disponibile l’esito on-line;

fase 3 – il cittadino ha la disponibilità on-line dell’esito.

Per il cittadino tutto si è svolto in via telematica.

Possiamo concludere che siamo di fronte ad un approccio gestionale efficiente? La risposta è no.

È infatti l’approccio alla risoluzione della problematica che è sbagliato, frutto di una modalità di analisi strabica. L’approccio corretto, come ho evidenziato nel mio precedente articolo, è quello finalizzato a realizzare una Piattaforma Web su cui sono innestati, correlati, il complesso dei software applicativi gestionali: è la connotazione di un Sistema Informativo siffatto che, incorporando principi e norme che regolano l’attività amministrativa, permette, da un lato, un comportamento operativo da parte dei dipendenti omogeneo e controllato dai passaggi obbligati insiti nel sistema stesso e, dall’altro lato, di configurarsi non come uno strumento di supporto, ma come lo strumento operativo fondamentale ed unico attraverso il quale vengono svolte le attività.

Dovrebbe così risultare di tutta evidenza che è la realizzazione di un adeguato sistema informativo gestionale a permettere un’attività amministrativa operativamente più efficiente e anche più trasparente, come conseguenza diretta del comportamento operativo omogeneo dei dipendenti, indotto dall’espletamento delle attività attraverso le procedure del sistema stesso.

È quindi la sua esistenza ad elevare il livello operativo attraverso l’automazione della “fase 2 ” (efficienza gestionale) , e permettere non solo la maggiore efficacia delle ” fasi 1 e 3 “, ma il miglioramento del livello qualitativo attraverso la riduzione dei tempi di risposta (efficacia gestionale).

L’aspetto “Web” del Sistema contribuisce, tra l’altro, a facilitare l’operatività interna e l’accesso esterno.

Come ho già avuto modo di sottolineare, se si vuole mettere a valore la potente infrastruttura tecnologica in fibra ottica del MAN, è opportuno progettare e realizzare il Sistema Informativo comunale: è questa la sola strada che permette un salto di qualità nel livello operativo sia interno all’Amministrazione sia esterno, nell’offerta dei servizi agli amministrati.

Interventi parziali o frammentari non cogliendo l’essenza del problema non permettono di fare passi avanti in termini di efficienza amministrativa e di efficacia nei servizi.

Nel mio precedente articolo ho indicato tra le caratteristiche fondamentali del Sistema Informativo “»una connotazione»in grado di produrre in modo appropriato i dati per alimentare e popolare il sottosistema di Pianificazione e Controllo di Gestione, integrato da un modulo di Data Entry per alimentari dati esterni non producibili dal Sistema, ma fondamentali in una logica di pianificazione e controllo”.

In un prossimo articolo vorrei ritornare su alcuni aspetti concettuali concernenti le scelte logiche della Pianificazione e Controllo di Gestione, nell’ambito di quello che viene definito il “Ciclo gestionale di Budget e Controllo”.

Gianni Pernarella

Laurea in Giurisprudenza conseguita a Pisa e studi post laurea in Economia.

Dipendente del Banco di sardegna dal 1973 al 2003. Dopo esperienza pluriennale di filiale, assume nel 1990 ruoli di responsabilità nella struttura centrale “Organizzazione e Sistemi Informativi” dove, in veste di funzionario capo progetto, ha gestito oltre 10 progetti organizzativi e relativi a sistemi informativi.

Collaboratore per oltre 6 anni del SIL – PTO di Oristano; ha scritto quattro libri sulla materia del credito e dell'economia provinciale oristanese relativa all'artigianato.