di Michela Ladu

Oristano e Oltre raggiunge il chitarrista-compositore Andrea Cutri. Cutri, che nutre la sua musica di elementi di matematica e fisica, ci spiega come vedeva la musica ai suoi esordi: “Emozioni che dessero valore aggiunto all’esistenza” spiega il compositore, “questo era per me la musica”.

Poi lo studio dell’arte musicale e la musica diventa razionale “l’essenza su cui si costruisce la realtà, su cui si ordina l’universo. La musica, delle arti è la più sublime: esiste la musica dell’universo che arriva al punto zero mentre l’universo è finito”.

Che posto ha la musica fra le arti?

Diversamente dalle altre arti, la musica ha bisogno di un mezzo per propagarsi per poi arrivare all’orecchio, che fa un’analisi spettrale, scomponendo le onde sonore e comunica con diversi centri del cervello per arrivare alla sovrapposizione degli spettri e all’armonia”. Osserva “fisicamente” Cutri. “L’orecchio è l’organo di senso più ‘sensibile’ e, attraverso lo strumento musicale, si riproduce l’armonia.” Ma come ascolta Cutri la musica? “Con emozione e sentimento. L’ ascolto è legato anche all’estetica”.

Quando suoni, improvvisi o interpreti?

“Reinterpretare è suonare per la prima volta, non ci sarà mai un’interpretazione uguale ad un’altra e questo ne fa un pezzo unico a sè stante, irripetibile”.

Qual è la canzone perfetta?

“Un brano è riuscito quando la musica delle parole associata alla melodia, si fondono in un’unica emozione sincronizzata con l’emozione generata dalla musica”.

Quali delle tue canzoni ti fa quest’effetto?

“Lei c’è; Anch’io verrò un giorno là; Il suono del silenzio mi risuonano pesantemente dentro”.

Della musica odierna Cutri dice:”C’è una saturazione della produzione musicale, per cui la maggior parte dei brani sono accostamenti di musiche esistenti, è difficile fare qualcosa di nuovo. Le persone rischiano di ascoltare la prima cosa che capita e l’ascolto è veloce e superficiale: è un’involuzione musicale. Tutto subito e da qui l’ascolto dei tormentoni. Non ci sono più le canzoni eterne, ci sono le canzoni di un periodo. E’ l’era del dominio dell’estetica: la musica rispecchia questa realtà”.

Quli emozioni esprimi nelle tue canzoni?

Le sopraccitate sono molto profonde e sentite. Per raggiungere la profondità bisogna impegnarsi con tutte le forze. Studiare moltissimo e affrontare le difficoltà con coraggio.