Con questo brevissimo articolo l’autore intende aprire un dibattito costruttivosull’annosa contrapposizione che alcuni trarazionalisti e fideisti hanno strutturato nel tempo.

Def: Il termine trascendente, se si assume il significato etimologico di «ciò che è superiore ad ogni altro nello stesso genere»[1], può essere attribuito a ciò che è al di sopra dell'esperienza sensibile e della percezione fisica umana, come ad esempio Dio. (Wikipedia)

Def: “spirito scientifico” la tendenza propria dell'età moderna a investigare il mondo della natura, nel continuo superamento dei risultati raggiunti e nella continua ricerca di nuovi mezzi o di nuovi sistemi. (Web)

ENUNCIATO A:

la scienza è ricerca di verità allineate all'umana comprensione i cui limiti nel tempo sono soggetti adun meccanismo tendenzialmente evolutivo*. In questo è ammessa la contraddizione e la ritrattazione di verità conquistate di volta in volta nel suddetto tempo e nel nome della conoscenza (pura o applicata).

ENUNCIATO B:

Le teologie offerte dai vari credo si impegnano nell’argomentazione di verità allineate all’umana comprensione i cui limiti nel tempo sono soggetti anch’essi ad un meccanismo tendenzialmente evolutivo* ma strutturato su verità assunte a priori: dogmi. In questo non è ammessa la contraddizione o la ritrattazione di tali verità.

RIFLESSIONE:

La capacità o l'incapacità di adattarsi ai fisiologici mutamenti ambientali corrisponde alla necessità di avere stabilità fisiche e psichiche atte alla sopravvivenza. Tale sopravvivenza, almeno nell’Uomo, dipende in misura via via maggiore dalla presenza di certezze più o meno coerenti all’ambiente* che gli consentano di esistere ed interagire in esso attraverso una certa lettura della realtà. Quest'ultima può assumere connotazioni diversamente complesse a seconda che l'individuo in questione abbia o meno la capacità di reagire in maniera adeguata ad un determinato stimolo ambientale. Ciò dipende (semplificando) dalle sue capacità intellettive, emotive e fisiche prese ad insieme. Vale a dire che se lo stimolo proviene da un ambiente complesso, l'adattamento ad esso dovrà avvenire in maniera ad esso commisurata. Ne consegue che se il soggetto in questione non possiede un insieme di strumenti intellettivi, emotivi e fisiciadeguato a rappresentare dentro di sé una mappa concettuale sufficientemente elastica che rappresenti sensibilmente la realtà che lo circonda, egli tenderà comunque ad adottarne una specifica attraverso la quale interpretare gli stimoli ambientali in una lettura della realtà più o meno coerente al fine di esistere e interagire nel e con l’ambiente.

INVITO ALLE CONCLUSIONI:

teologia e scienza a confronto:

  1. Un razionalista può credere nel trascendentale?
  2. Un fideista può trascendere dall’eventuale fondatezza di alcuni enunciati scientifici (almeno fino a quando altri enunciati non li smentiranno)?

*Ambiente: inteso in senso generale- natura, città, società, relazioni ecc.

**Enunciati A e B: riferito a “Meccanismo evolutivo”- Mano a mano che l’uomo attraverso l’esercizio affina la sua conoscenza e il suo intelletto, anche i suoi strumenti di ricerca, comprensione e argomentazione nelle varie materie aumentano in funzionalità ed efficacia» si evolvono.

Nicola Spanu.

Pianista autodidatta. Ha studiato perfezionamento durante la propria maturità col maestro del conservatorio di Cagliari Orio Buccellato. Giovanissimo si interessa di scrittura creativa, arti visive e teatro. Attualmente impegnato in studi teorici e pratici per svolgere l’attività di operatore di teatro sociale presso la compagnia CadaDie Teatro di Cagliari.